Negli ultimi anni in valle di Daone è stata scoperta e portata una nuova disciplina d’arrampicata.
Oltre alla classica su roccia, e a quella su ghiaccio, è nato il boulder, l’arrampicata sui massi.
Sassi di modeste o grandi dimensioni non più alti di 3-4 metri, sui quali ci si sfida contro la gravità per riuscire ad arrivare in cima e concludere la via nel miglior modo possibile.
Questo era uno sport di nicchia, fino a qualche anno fa, ora è in forte espansione fra i giovani e le famiglie, infatti nel periodo primavera-estate-autunno è molto facile vedere gruppi di persone che zaino in spalla e materasso Crash pad, usato come protezione per le cadute cercano le zone che sono dislocate per la valle.
Attualmente vi sono 14 zone con circa 600 blocchi puliti e ben acessibili.
Zone Boulder
- Occhio d’aquila
- Plaz
- La Plana
- L’occhio del Ciclope
- Cascata
- La curva
- Lago
- Diciotto dodici
- Fiume
- Subacqueo
- Doss dei Aser
- M.r. Nice
- Ss
- Nudole
Guida Boulder

Seconda edizione della guida che ha contribuito al successo della Val Daone lanciandola come nuova mecca internazionale del bouldering.
Il già incredibile numero di blocchi descritto si è ulteriormente ampliato grazie all’esplorazione sistematica avvenuta negli ultimi anni.
In questo suo nuovo lavoro, l’autore descrive minuziosamente tutte le novità aggiungendo alcune aree in espansione e linee non ancora salite.
La novità più importante è l’interattività con i video dei blocchi. Tramite un QR Code e una semplice applicazione scaricabile gratuitamente da tutti gli smartphone, è possibile vedere ovunque ci sia una connessione, molti passaggi sparsi per tutta la Valle.
Stefano Montanari, vive e lavora a Brescia, dove gestisce un pub. Tutto il tempo libero lo dedica alla scalata, e in particolare al bouldering.
È stato uno dei primi scopritori delle potenzialità della Val Daone, e a lui e ai suoi amici si deve buona parte del lavoro di pulitura effettuato che ha dato luogo alla prima edizione della guida.
Dopo questa fatica non si è fermato e ha continuato a scoprire, pulire e condividere nuovi massi e nuovi progetti, coinvolgendo sempre più persone.
Il frutto di questo lavoro lo potete leggere nelle pagine di questa seconda edizione.