Impianti idroelettrici

La diga di Malga Bissina e i bacini artificiali di malga Boazzo e Ponte Morandino.
Sono questi, in Valle del Chiese, gli impianti idroelettrici che danno vita ad un invaso di circa 72.380.000 metri cubi.

Posizionate rispettivamente nei pressi di Malga Boazzo, Cimego e Storo questi tre laghi in Trentino si sviluppano tra quota 1788 e 390 m.
A caratterizzare la conformazione della Valle del Chiese è infatti l’omonimo fiume Chiese che nasce dalle vedrette della Val di Fumo, nel gruppo dell’Adamello e si fa immissario, dopo circa 50 chilometri, del Lago d’Idro.

Anche la Valle del Chiese e la Valle di Daone furono dunque coinvolte in quell’intervento legato ai grandi sfruttamenti idroelettrici che,  nelle Alpi, verso gli anni ’50 trasformarono radicalmente i corsi fluviali.

Un cambiamento che incise profondamente anche sull’economia, sugli usi e sui costumidella popolazione visto che contadini e artigiani, dopo aver temuto e patito le piene e le disastrose inondazioni dei corsi, avevano infatti imparato ad incanalarne le acque per l’irrigazione e a trasformare la loro forza in energia motrice.

La diga di Malga Boazzo si trova nella valle di Daone (Valle del Chiese) lungo il fiume Chiese ad una quota di 1926.50 m s.l.m..
Fa parte dell’impianto Boazzo Cimego e Centrale di Storo di cui fanno parte anche le dighe di Ponte Murandin e Malga Bissina ed è gestita dalla ENEL Produzione S.p.A.

  • Concessionario: Hydro Dolomiti ENEL S.R.L.
  • Ufficio periferico RID: Milano
  • Tipologia dello sbarramento: Gravità a speroni a vani interni
  • Anno Fine Costruzione: 1955
  • Quota di massima regolazione[m s.l.m.]: 1224.500
  • Altezza dello sbarramento[m]: 53.500
  • Lunghezza del coronamento[m]: 440.000
  • Volume della diga[103 x m3 ]: 79.000
  • Capacità  invaso[Mm3]: 12.260
  • Capacità  nominale dell’impianto idroelettrico[MWh]: 220

La diga di Malga Boazzo è stata costruita dalla e Società Idroelettrica Alto Chiese (Gruppo Edison), su progetto dell’Ing. Claudio Marcello con la collaborazione dell’Ing. Giuseppe Candiani e dell’Ing. Francesco Contessini, e con la consulenza del Prof. Giorgio Dal Piaz per la parte geologica.
I lavori di costruzione iniziarono nei primi del ’53 e vennero ultimati nel Settembre del ’55.

La diga in questione è tipica per il suo andamento planimetrico spezzato e per l’utilizzo di due tipologie di sbarramento; infatti nella sezione di sbarramento più alta, si ha il tipo “Marcello” (gravità alleggerita a speroni cavi) mentre nella perte restante il manufatto è a gravità ordinaria in calcestruzzo e non supera i 21-22 m d’altezza.
La sezione a gravità alleggerita è composta da 6 elementi cavi e 7 speroni.
La lunghezza del coronamento è di complessivi 440.00 m di cui 133.40 m corrispondono alla sezione in cui raggiunge l’alveo del fiume Chiese e 266.60 m alla parte restante.
Esso, ha una larghezza di 2.70 m.

L’altezza del manufatto è di:
- Sul punto più depresso delle fondazioni: 57.00 m
- Sul piano generale di fondazione: 53.50 m

L’altezza della sezione a gravità ordinaria è invece di:
- Sul punto più depresso delle fondazioni: 23.50 m
- Sul piano generale di fondazione: 22.00 m

Il volume totale dello sbarramento è di 79000 m3.

Gli organi di scarico sono composti da:
- Uno sfioratore a soglia fissa composto da otto luci rettangolari;
- Uno scarico di superficie a tre luci dotato di partatoie;
- Uno scarico di fondo;
- Uno scarico di esaurimento inserito nella sezione di sbarramento del tipo “Marcello”, più precisamente nel 4° elemento cavo.
La portata massima di scarico è di 840.00 m3.

L’invaso creato dallo sbarramento ha un volume complessivo di 12,260 milioni di m3, una quota di massima regolazione a 1224.50 m s.l.m. e una lunghezza di circa 2.400 km.


Come raggiungere la diga

Nei pressi di Pieve di Bono abbandonare la SS237 in direzione Daone, una volta raggiunto il paese proseguire per la strada che si inerpica nella valle. Appena fuori dal centro abitato è presenta una deviazione verso sinistra che porta più in basso fino alla diga di Ponte Murardin. Dopo uandecina di chilometri di fronte a noi si possono vedere i contrafforti della diga di Malga Boazzo. Proseguite per la strada costeggiando il lago fino a raggiungere la parte opposta del lago. Qui troverete la strada di ingresso della centrale da dove parte anche la funivia usata dagli addetti ai lavori per raggiungere la diga di Malga Bissina nei mesi invernali.