Cima Caré Alto

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Cima Caré Alto, dal rifugio Val di Fumo

Partendo dal Rifugio Val di Fumo della SAT (metri 1997), posto in felice ubicazione e sulla rotta di un grande numero di itinerari, attraverso un sentiero ben segnato e passando per Passo delle Vacche (metri 2854) si raggiunge la Cima Care Alto (metri 3462 – 8 ore) che domina con la sua caratteristica sagoma in ogni direzione.

Cima Carè Alto, dal rifugio Carè Alto.

dalla Cresta N-O (Via normale):
La salita estiva da questo versante (seguito dai primi salitori), se effettuata lungo l’itinerario indicato, non presenta particolari difficoltà, ma richiede buona pratica di ghiacciaio e padronanza nelle manovre di corda.Dal Rif. Carè Alto con il sentiero 215 si raggiunge la Sella di Niscli, da questa si risale la Vedretta di Lares in direzione O fino a raggiungere l’attacco (segnato) al piede della cresta NO. Si sale leggermente in diagonale per delle rampe fino ad un ancoraggio appena sotto il filo di cresta (è presente anche un ancoraggio nella parte bassa della rampa iniziale visibile ed utilizzabile a seconda dell’innevamento). Continuando seguendo il più possibile il filo della cresta (segnato) si raggiunge la vetta.
La discesa si effettua per la via di salita. Per raggiungere la vedretta di Lares si può effettuare una calata (vedi foto tratto verde) che affianca la rampa di salita, utilizzando uno o due ancoraggi fissi a seconda dell’innevamento e della lunghezza della corda.
dalla cresta est
Via assai percorsa, l’accesso si effettua superando uno zoccolo di rocce friabili da destra a sinistra (percorso segnato e provvisto di ancoraggi intermedi utilizzabili anche per eventuali calate di discesa) fino sotto una paretina di buona roccia (attacco segnato) che porta sul filo della cresta.
via Ezio Zeni
La via sale alla forcella in prossimità della parte finale della Cresta Est. Difficoltà D+, roccia buona; 230 m circa.

via del canalone Est
La via segue il ramo di destra del canalone. E’ percorribile solo con ottimo innevamento (generalmente ad inizio stagione) e di buon ora essendo altrimenti esposta alla caduta di sassi.

via Silvio Pellizzari (Sperone “Sgheza”)
Bella via su roccia buona, ha come direttiva lo spigolo che sbocca nella parte terminale della cresta Sud-Est.
Lunghezza circa 400 m fino alla congiunzione con la cresta Sud-Est; difficoltà D inf.

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